Gubbio, regina del FIA Hill Climb Masters 2018 Si è concluso domenica a Gubbio il FIA Hill Climb Masters 2018, svoltosi dal 12 al 14 ottobre, la manifestazione biennale più importante a livello europeo nel mondo delle cronoscalate, denominata, infatti, anche "olimpiade delle salite".

fia-masterGUBBIO (PG) – Un evento che vede come partecipanti i piloti più conosciuti e con le maggiori qualità nell’ambito delle salite. Questa terza edizione che ha registrato numerosissime presenze, si è svolta in una cornice meravigliosa quale è Gubbio, con le sue mura medievali ed un percorso di gara immerso tra il verde ed i monti della Gola del Bottaccione.

Il tracciato lungo 3310 metri contava ben cento commissari di percorso e addirittura 170 piloti iscritti provenienti da 22 nazioni, che si sono confrontati nella giornata di sabato in due manche di prova e domenica in tre manche di gara.

Prima della gara non sono mancati momenti di grande spettacolo, con tanta musica e soprattutto con la bellissima ed emozionante parata e presentazione dei piloti, che hanno sfilato sabato sera partendo da Piazza 40 Martiri fino a Piazza Grande.

Ma terminate le esibizioni torniamo al centro dell’evento: i motori.

Incoronati sul podio i vincitori delle quattro categorie: gli italiani Christian Merli, a bordo della sua Osella Fa30 Evo Zytek con il miglior tempo assoluto in tutte e tre le manche di gara, vincendo nella categoria prototipi, e Lucio Peruggini, poi il britannico Will Hall e lo svizzero Roger Schnellmann.

Christian Merli è stato il più veloce in assoluto in tutte e tre le manche di gara a bordo dell’Osella Fa30 Evo Zytek sulla quale si è aggiudicato la Categoria 2 (prototipi e formula FIA) battendo di soli 7 decimi Simone Faggioli, su Norma M20 FC Zytek, vincitore invece dell’oro nella precedente edizione nella Repubblica Ceca svoltasi due anni fa, che purtroppo ha avuto un piccolo incidente nella prima manche di gara, con una vettura che non era al meglio delle sue prestazioni, aggiudicandosi il secondo posto con una medaglia d’argento nella sua categoria; mentre con un pò più di distacco, al terzo posto medaglia di bronzo per il francese Sebastien Petit al volante della Norma M20 Fc Mugen. A seguire sotto al podio al quarto posto Domenico Scola su Osella Pa2000 Honda e Domenico Cubeda sesto con l’Osella Fa30 Zytek. In mezzo a loro, lo svizzero Marcel Steiner e settimo Diego Degasperi; infine, ottavo l’umbro Michele Fattorini, che ha gareggiato soltanto nella prima manche di gara a causa di alcuni problemi tecnici.

Ancora italiano il podio della Categoria 1, con le vetture Turismo/GT: Peruggini e la Ferrari 458 GT3 al primo posto, sul secondo gradino il romano Marco Iacoangeli e la sua Bmw Z4, entrambi i piloti protagonisti della sfida sempre aperta nel campionato italiano, invece al terzo posto il veneto Luca Gaetani a bordo della 458 GT3. 

Nella Categoria 3 Turismo/GT “open” sul podio l’oro dello svizzero Roger Schnellmann, l’argento ed il bronzo rispettivamente dei polacchi Michal Ratajczyk e Szymon Lukaszczyk.

Nella Categoria 4 si piazzano le monoposto inglesi con l’oro di Will Hall, poi secondo posto per Scott Moran, ed il bronzo è di Trevor Willis con la Oms 28 Rpe.

Per quanto riguarda la vittoria a squadre, la nazionale campione è il Lussemburgo che ha ottenuto l’oro con Guy Demuth, Daniele Donkels, Canio Marchione e Charles Valentiny. Al secondo posto si piazza l’Italia che sale sul secondo gradino del podio con Merli, Faggioli, Scola e Cubeda. Medaglia di bronzo alla Slovenia di Matevz Cuden, Ales Prek, Peter Marc e Milan Bubnic. Al quarto posto la Francia ed al quinto il Regno Unito.

Tra gli under 25 si è aggiudicato il secondo posto Andrea Palazzo, 23 anni, pugliese, con Peugeot 308 Racing Cup.

Per la classifica femminile l’italiana Gabriella Pedroni, con la Mitsubishi Lancer Evo che si piazza alle spalle della vincitrice inglese Nicola Menzies, a bordo di Gould GR55B Cosworth.

FOTO di Giordano Bei Angeloni