Giochi de le Porte Gualdo Tadino rivive l'antico palio di San Michele Arcangelo

Giochi de le PorteGUALDO TADINO (PG) – Le quattro porte della città si sfidano per ottenere la vittoria e il privilegio di bruciare l’effigie della Bastola, colei che secondo la storia avrebbe appiccato l’incendio che distrusse il paese.

Lo scambio dei doni tra le porte, le esibizioni degli sbandieratori e dei Musici del venerdì danno il via ai Giochi, mentre le taverne accolgono gli ospiti offrendo piatti e specialità tipiche.

Sabato è il giorno dello spettacolare corteo storico: mille figuranti in abiti prestigiosi attraversano le vie della città, riportandola nel Medioevo tra stregoneria, musica, arti e mestieri di altri tempi.

La domenica è dedicata alle tanto attese gare tra le porte: San Benedetto, San Donato, San Facondino e San Martino si affrontano in quattro diverse competizioni che culminano nella corsa del somaro a pelo (senza sella).

LE 4 PORTE

Quando nel 1970 fu ripreso il Palio di San Michele arcangelo, la città intera fu divisa in quattro Porte che presero il nome degli accessi a Gualdo Tadino.

I riferimenti originali furono alle quattro porte che si aprivano lungo la cinta muraria, realizzata nel 1242 da Federico II.

Il loro nome faceva e fa riferimento ad altrettanti abbazie, pievi e monasteri del territorio fuori la città murata. Nomi oggi popolari e familiari a tutti grazie anche ai Giochi de le Porte.

Quattro territori per quattro rioni, questo in analisi le caratteristiche delle Porte, alle quali, per ragioni pratiche, è stato accoppiato anche un colore, associato al giallo che fa da base per tutte.

Fonte: Regione Umbria e http://www.giochideleporte.it